Si ricomincia!
Già, perché, se nel 1987 si era fatto un passo avanti con la vittoria referendaria con l’80% di SI che votarono contro il nucleare costringendo l’Italia ad abbandonare il ricorso all’atomo quale forma di approvvigionamento energetico, a GIUGNO 2011 dobbiamo tornare a sottolineare il nostro dissenso alla scelta nucleare esprimendoci con il SI.
PERCHE’ NOI VOTIAMO SI AL REFERENDUM?
Non ti assilliamo con i costi pubblici di questa eventuale scelta.
Non ti bombardiamo con le immagini dei drammatici incidenti, anche recenti, causati dalle centrali nucleari che, ops, se hanno piccole ferite si trasformano in mostruose odissee di sofferenza, di morte umana e territoriale.
Non ti parliamo della “banale “ radioattività degli indumenti dismessi dagli operatori che ogni giorno vengono eliminati.
Non ti accenniamo neppure al boicottaggio che il Governo sta mettendo in atto per far fallire il referendum del SI, negando fondi alle energie rinnovabili già avviate nel nostro Paese.
Non ti stiamo neppure a raccontare dei lunghissimi tempi di attuazione per la costruzione di centrali nucleari che quando finiscono il loro percorso produttivo restano immobilizzati e carichi di nocività nel nostro territorio.
Non ti parliamo di questo ed altro perché, siamo sicurissimi, tu già sei informatissimo, perché hai già una tua idea ed infine perché, se hai avuto esperienze del passato sai di cosa si tratta e se sei giovane e non le conosci, sei sicuramente un giovane più consapevole delle generazioni precedenti.
Noi ci focalizziamo su alcune domande altrettanto fondamentali, gentile elettore referendario e sono:
“Dove finiscono le scorie nucleari?”
Se ti senti rassicurato dalle garanzie di chi vuole spacciarti l’atomo quale soluzione del futuro, allora non ti interessa sapere che la vita delle scorie va da pochissimi secondi a migliaia di anni! Con questo semplice dubbio possiamo facilmente comprendere che, anche se si sotterrano lontane da casa tua, sono comunque vicine alla casa di chiunque altro, anche se si tratta di un oceano o di calotte polari. Il materiale di scarto, per quanto ben incelophanato in sarcofagi di cemento, non tace definitivamente, resta vivo e maledettamente aggressivo.
NOI SIAMO FAVOREVOLI AD UNA ENERGIA DI RINNOVAMENTO e l’incubo del nucleare non lo riteniamo assolutamente necessario. Anche la dove le scelte dell’Europa avevano portato ad optare per il nucleare, oggi, stanno smantellando e dismettendo tali mostruosità.
L’alternativa esiste, ma il Governo non ce la fa conoscere, anzi rinnega le possibili alternative.
Il mondo non ha confini seppure abbia dei limiti e questo ci dovrebbe impegnare nel credere che il nostro SI al referendum contro il nucleare, sarà il SI che fa la differenza. Il mondo migliore non possiamo ormai reclamarlo, nessuno ce lo costruisce considerando che anche chi sta al Governo non si preoccupa dei malefici della scelta ma solo degli aspetti economici. Soldi, traffici, illegalità!
Non abbandonare i seggi a giugno, sforzati di metter il tuo SI per abolire il nucleare e costruire, insieme a noi, un futuro che ti garantisca, comunque, di
respirare
Michela De Paolis
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