Filosofia di vita

«Siamo belli perché siamo pieni di difetti, non perché siamo onnipotenti, ma perché siamo fragili, perché ci tremano le gambe, perché siamo goffi, perché abbiamo paura, perché abbiamo bisogno di amore, per questo siamo belli!»

Nichi Vendola

giovedì 24 novembre 2011

Figli di un Dio Minore



In questi giorni ha fatto molto rumore una dichiarazione del Presidente della Repubblica Napolitano:


"Mi auguro che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri. Negarla è un' autentica follia, un' assurdità. I bambini hanno questa aspirazione"


Personalmente la considero una delle più belle frasi dette pubblicamente da Napolitano negli ultimi anni.

In questo grave momento di difficoltà del paese , ho avuto la sensazione che ci sia anche un attimo di riflessione dedicata non solo allo Spread che sale o scende, ma anche agli esseri del genere umano.

Ormai viviamo in un paese dove gli stranieri raggiungono raggiungono la cifra di quasi 6 milioni e di questi  quasi 550 mila  sono bambini.

La nostra legge parla di una scelta a chi è straniero di  poter diventare cittadino italiano al superamento dei 18 anni di età . Quando sei maggiorenne diventi praticamente " capace di intendere e di volere " e quindi in grado di capire se ti senti pronto o in grado , dopo aver raggiunto un adeguato livello di integrazione , di conoscenza della lingua italiana ed approfondimento della nostra cultura, di abbracciare il Tricolore. 

Non comprendo assolutamente il motivo che può portare ad una vera presa di coscienza di un essere umano a scegliere o meno essere cittadino di un paese dove vive , frequenta scuole , esce per divertirsi   per lunghissimi diciotto anni. Poi attenzione che per quanto attiene le politiche attive nel campo di una vera integrazione non prendiamoci in giro .  Di progetti ne esistono tanti ed anche ben strutturati , ma sopratutto in questi  ultimi anni di governo a guida leghista , certamente messaggi di un " benvenuto " caldo e sincero  ne sono giunti ben pochi . 

Vedo moltissime e bellissime famiglie che vivono accanto a noi ma forse in modo errato , ho sempre percepito , una loro lontananza ed una loro chiusura nei loro usi e costumi , nei loro riti religiosi  e nelle loro abitudini. 

Sinceramente come si può fargli una colpa di questo , dopo un decennio di un susseguirsi e martellante serie di messaggi carichi di xenofobia e razzismo anche più becero .

Loro sono i delinquenti , loro sono i stupratori , loro sono i ladri di case, loro vengono a rubare a casa nostra i nostri soldi , noi paghiamo le loro pensioni etc etc.

Non può venire in mente a qualche genio , che forse il sentimento che provano può essere un misto di paura e rabbia , carica anche in alcuni casi di grande isolamento e disperazione.

Già noi siamo quelli che hanno la tradizione , la cultura , il nostro dialetto , i nostri usi e consumi da proteggere si ma .......da noi stessi, e non da chi è venuto in Italia  forse per cercare un semplice momento di speranza, di serenità e di rinascita. Non dimentichiamoci che molti migranti sono stati costretti a   scappare dai loro paesi di origini , da guerre e da sanguinari dittatori che molto spesso eravamo noi i primi a finanziare le loro ingiuste azioni. 

Allora io dico benvenuto a chi un giorno forse  nascerà italiano subito da genitori che vivono con  noi . Dico grazie a chi a loro darà la possibilità un giorno di essere a tutti gli effetti uguale ai miei figli. Dico grazie a coloro i quali gli permetteranno un giorno anche di partecipare giustamente alla nostra vita democratica .

Le diversità sono dei colori che ci danno quotidianamente nuovi spunti per conoscere anche noi delle nuove sfumature che ormai nelle nostre teste spesso , sono scomparse o forse offuscate  da una coltre di nebbia padana.

I bambini sono uguali in tutto e per tutto e sopratutto non sono figli di un Dio maggiore uno e di un Dio Minore un'altro.

Luigi Amendola




sabato 5 novembre 2011

Prendere lucciole per lanterne

Apprendiamo dai giornali che 17 lavoratori hanno ricevuto la " triste " lettera di licenziamento a causa della crisi della Società Comunale MOSE che gestisce tra l'altro la preparazione , la gestione e distribuzione dei pasti alle scuole ed ad altri soggetti tra cui il Gris.
Una Società  , la MOSE, gestita negli ultimi anni  in modo approssimativo e priva di alcun tipo di progettualità  da parte di uomini in camicia verde , con  capacità manageriali alquanto basse  e scelti dalla giunta della città solo per la loro fedeltà al partito.
Una Giunta ( Sindaco in primis ) , la cui impopolarità ha raggiunto livelli così alti che pensiamo che anche i più fedeli elettori della lega , si chiudono occhi ed orecchie quando lo vedono o l'ascoltano .
Un sindaco che ha come pallino fisso la prostituzione e le case chiuse , cosa che ci lascia a dir poco allibiti .
Non ci sembra onestamente che al primo posto delle paure o delle preoccupazioni dei cittadini vi sia la collocazione delle lucciole , oppure luoghi dove poter trovare escort ( si sentirà come Berlusconi boh??)
Sinceramente pensiamo che ben altri e molto più seri ed importanti , siano i problemi  da risolvere della nostra città e nel nostro territorio . Disoccupazione, Welfare, Difesa del Territorio, Socialità.
Ci saremmo aspettati ben altro come ad esempio : una ferma presa di posizione contro l'impoverimento del mondo lavoro ed il conseguente aumento della disoccupazione , attraverso una immediata azione di coinvolgimento con  tutte le istituzioni competenti e le parti sociali , nel porre sul piatto eventuali soluzioni possibili per risolvere il problema dei licenziamenti.
Invece il nulla , tanto ormai perdere  il  posto di lavoro sembra quasi una cosa normale , quasi non fa'più notizia .
Sinistra Ecologia Libertà non può che denunciare questa intollerabile politica del non agire e manifesta una grande preoccupazione per il costante aumento della disoccupazione che ormai ha raggiunto quasi la cifra del 8 % nella marca trevigiana, con una netta maggioranza del mondo femminile.
Esprimiamo la nostra  vicinanza  totale a chi è senza lavoro e ci impegneremo per porre il problema  a livello provinciale , interrogando sulla questione il Presidente Muraro , cercando in qualche modo di coinvolgere anche l'assessorato competente affinché si attivi per cercare soluzioni ad un problema quello della occupazione , che riteniamo ben più importante  in questo momento dell'andar per lucciole in città.
Una cosa abbiamo capito , che a Mogliano la pace e la serenità ritorneranno quando questo Sindaco e tutta la sua giunta ( city manager compreso ) andranno ad occupare quei bei ristoranti sempre pieni di gente che tanto il caro B. vede . Ci auguriamo che questo avvenga il prima possibile, perché la nostra città ha veramente bisogno di pace e sopratutto di donne e uomini competenti che gestiscano il bene comune con competenza , professionalità ed apertura alle esigenze di tutti i cittadini.

Luigi Amendola
Circolo " Pino D'Aguanno " Mogliano Veneto