Filosofia di vita

«Siamo belli perché siamo pieni di difetti, non perché siamo onnipotenti, ma perché siamo fragili, perché ci tremano le gambe, perché siamo goffi, perché abbiamo paura, perché abbiamo bisogno di amore, per questo siamo belli!»

Nichi Vendola

venerdì 27 luglio 2012

Chi semina strade raccoglie traffico, chi diffonde traffico incrementa lo smog


Ancora una nuova strada: la tangenziale Nord di Mogliano. Mentre il costo della benzina sta salendo alle stelle, si tagliano i fondi al trasporto pubblico locale, l’economia reale declina e i giovani non trovano occupazione, si spendono ben  9 milioni di euro per costruire una nuova strada inutile e dannosa.
Inutile perché si tratta di una strada parallela al Passante. Dannosa perché devasta un’ ulteriore porzione di  prezioso territorio agricolo. Dannosa perché sottrae risorse ad investimenti  prioritari.  Dannosa perché attirerà nuovo traffico e smog. Quest’ultima affermazione merita qualche spiegazione. I fautori della strada dicono che ridurrà il traffico in centro.  A prima vista sembrerebbe un argomento ragionevole.
In realtà, come è dimostrato da tutti gli studi condotti su scala internazionale, vale il detto degli esperti in pianificazione trasportistica: “Chi semina strade raccoglie traffico, chi diffonde traffico incrementa lo smog.”   Evidentemente ne sono consapevoli gli stessi progettisti  altrimenti non si spiegherebbe una rotatoria di ben 70 metri in via Cavalleggeri – oggi a traffico limitato- e un’altra di ben 100 metri di fronte a Villa Bianchi, su quel Terraglio che la Regione si appresta ad inserire nel piano paesaggistico come strada di valore storico culturale. Ma come si sa i progettati nuovi Centri Commerciali hanno bisogno di rotatorie per smaltire il traffico. Il risultato sarà la desertificazione del centro di Mogliano e delle sue attività commerciali.
Perché dunque sprecare altro prezioso territorio agricolo quando è già in funzione in Via Schiavona un casello del Passante e un altro è progettato a Cappella di Scorzè, gli stessi luoghi che la tangenziale si propone di unire? Non converrebbe esentare gli utenti  di questa tratta dal pagamento del pedaggio anziché sprecare nove milioni di euro in tempi di così gravi ristrettezze per i bilanci pubblici? Il sospetto è che a motivare la nuova opera sono ben altre ragioni. Come sempre accade, inevitabilmente, le aree adiacenti, oggi per lo più agricole o di pregio ambientale  saranno sottoposte a varianti urbanistiche che favoriranno l’edificazione, nonostante le migliaia di case sfitte nel nostro comune.
Guardiamo a quello che è successo in questi anni. Mentre il paese si impoveriva il settore immobiliare accumulava grandi ricchezze, senza alcun merito né imprenditoriale né innovativo.  
La città tentacolare si è così sparpagliata nel territorio trasformandosi  in una nebulosa urbana, cancellando luoghi identitari, beni ambientali e culturali, banalizzando ed omologando il paesaggio, degradando la qualità del vivere quotidiano di ognuno di noi. Questa forma territoriale dispersa ha prodotto guasti sociali ed economici dei quali c’è ancora scarsa consapevolezza. Il traffico si è aggravato perché i residenti sono stati espulsi dai nuclei urbani ma sono costretti a recarsi in città per lavorare. La frammentazione degli insediamenti ha aumentato i costi di gestione delle reti dei servizi (acqua, luce, fogne, rifiuti, trasporti) ed è la causa strutturale della crisi fiscale dei  comuni. Si sono inquinati i terreni, l’aria e l’acqua; si è distrutto un paesaggio celebrato nel passato come uno dei più significativi e preziosi a livello europeo.
Oggi si è sempre più consapevoli della utilità del verde urbano , essenziale per il suo ruolo di moderazione microclimatica, di depurazione dell’aria, di attenuazione dei rumori, per l’azione antisettica, il contributo alla difesa del suolo, alla depurazione idrica, alla conservazione della biodiversità.
Oggi sono in molti a pensare che NOVE milioni di euro potrebbero essere usati per tante cose più utili. Ad esempio, per offrire accesso al credito alle imprese in difficoltà, per  ristrutturare i propri involucri edilizi per renderli energeticamente più efficienti, per  sostenere le famiglie in difficoltà ed affermare il diritto allo studio di tanti giovani meritevoli ma senza mezzi.
Per concorrere a completare il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale( SFMR )offrendo più treni, bus,  frequenti, regolari, puntuali, con maggiore qualità a bordo. Con Un unico biglietto a percorrenza chilometrica valido nell’intera Regione a prescindere dal vettore scelto. Si può: altri lo stanno facendo!
Serve la mobilitazione dei cittadini. SEL si propone di contribuire insieme a tutte le forze disponibili a concorrere per determinare una svolta nelle scelte politiche e amministrative del comune di Mogliano, nella provincia di Treviso, nella Regione Veneto e nell’intero Paese.

Ma queste strade non ci toglieranno solo soldi, ma anche pane. Se non a noi, ai nostri figli. Perchè sotto l'asfalto spariranno migliaia di ettari di fertili suoli agricoli della pianura padana.



Oscar Mancini
Responsabile Ambiente e Territorio
Sinistra Ecologia Libertà Veneto

Nessun commento:

Posta un commento