Filosofia di vita

«Siamo belli perché siamo pieni di difetti, non perché siamo onnipotenti, ma perché siamo fragili, perché ci tremano le gambe, perché siamo goffi, perché abbiamo paura, perché abbiamo bisogno di amore, per questo siamo belli!»

Nichi Vendola

venerdì 29 novembre 2013

II ° Congresso della Federazione Provinciale di Treviso a Preganziol

Il secondo congresso della Federazione Provinciale di Treviso è convocato per domenica 1 dicembre a PREGANZIOL, presso la Sala Granziol, in via Palladio, a fianco le Scuole Elementari.

Questo il programma della giornata:

Ore 9,30 registrazione presenti, inizio lavori, nomina presidenza e nomina commissioni
ore 10,00 relazione del coordinatore provinciale
ore 10,30 saluto degli ospiti
ore 11,00 apertura dibattito
ore 13,00 pausa pranzo
ore 14,15 ripresa dibattito
ore 15,30 chiusura dibattito e conclusioni di Mariateresa Di Riso, del coordinamento nazionale
ore 16,00 voto al documento nazionale ed eventuali emendamenti/Odg; elezione dei/delle delegati/e al Congresso nazionale e al Congresso regionale; degli organismi dirigenti e di garanzia provinciali.
ore 17,00 chiusura

giovedì 28 novembre 2013

NO GRANDI OPERE – NO CONSUMO DI SUOLO PER LA DEMOCRAZIA E I BENI COMUNI PER IL DIRITTO DI RESPIRARE, LAVORARE, VIVERE IN VENETO

Sabato 30 novembre i comitati e i gruppi di cittadinanza attiva del Veneto manifestano a Venezia per i beni comuni e contro il consumo di suolo e di salute. Sinistra Ecologia aderisce e condivide le ragioni alla base della manifestazione.
manifestazione-veneto
NO GRANDI OPERE – NO CONSUMO DI SUOLO
PER LA DEMOCRAZIA E I BENI COMUNI
PER IL DIRITTO DI RESPIRARE, LAVORARE, VIVERE IN VENETO
Giornate di mobilitazione regionale in difesa della qualità della vita
Sabato 16 novembre : iniziative di sensibilizzazione nei Comuni del Veneto
Sabato 30 novembre ore 14 – stazione FS di Santa Lucia – manifestazione regionale a Venezia
La Terra non ce la fa più: ha bisogno di un anno e mezzo per recuperare quello che le viene sottratto in un anno. “Il clima impazzito sconvolgerà il pianeta. Siamo vicini al punto di non ritorno” (Ipcc-Onu 2013). E il Veneto è una delle regioni più inquinanti e inquinate d’Europa.
• L’inquinamento atmosferico, prodotto da traffico, inceneritori, cementifici, centrali termoelettriche, industrie nocive, grandi navi, avvelena l’aria: la peggiore d’Europa.
• Cementificazione e asfaltatura del suolo impoveriscono le campagne, provocano frane e alluvioni, distruggono il paesaggio e un patrimonio storico ed ambientale di valore inestimabile.
• Eccessivi prelievi d’acqua inaridiscono i fiumi, provocando l’avanzamento del cuneo salino, e l’abbassamento delle falde acquifere.
• Col sistema del “project financing” banche e grandi imprese succhiano miliardi di risorse pubbliche. Per i cittadini questo significa solo debito, aumenti di tariffe per i servizi e per pedaggi speculativi.
• I cittadini e i Comuni non contano più nulla poiché la Regione ha azzerato la pianificazione urbanistica riducendola ad un incredibile delirio di autostrade e “progetti strategici” (mega-poli commerciali direzionali), mentre le verifiche ambientali sono ridotte a pura formalità.
Gli abitanti del Veneto sono da anni impegnati in una moltitudine di vertenze locali, volte a salvaguardare la vivibilità del territorio. Cittadine e cittadini di buona volontà si sono finalmente riuniti per chiedere una urgente inversione di rotta:
Fermare subito le “grandi opere” inutili e dannose (nuove autostrade e linee TAV, carbone nella centrale di Porto Tolle, MOSE, scavo nuovi canali in laguna, nuove scogliere e false barene-discariche);
Allontanare definitivamente le “grandi navi” dalla Laguna;
Liberare il territorio dalle servitù militari
Finanziare i Comuni, anche con la Cassa Depositi e Prestiti per manutenzione, messa in sicurezza, riqualificazione energetica di edifici pubblici e territorio – vera grande opera necessaria – dando lavoro alle piccole e medie imprese
Riconversione ecologica delle città, delle industrie e dell’agricoltura per creare buona e stabile occupazione
Gestione pubblica e partecipata, senza profitti in bolletta, di acqua e servizi pubblici – No allo sfruttamento indiscriminato delle risorse idriche
Fermare la privatizzazione della sanità: i “project financing” ospedalieri sottraggono risorse pubbliche alla prevenzione e alle prestazioni sanitarie
Stop al consumo di suolo agricolo : cambiare la legge urbanistica regionale e il nuovo PTRC – Piano Territoriale Regionale – per tutelare il patrimonio storico, culturale e paesaggistico, attuando finalmente e per intero il Codice nazionale del Paesaggio.
Basta con il ricorso alla “legge obiettivo” e ai commissari straordinari
Basta con inceneritori, cave e discariche – Incentivare riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti
Stop a nuove autostrade, strade, raccordi e poli commerciali che desertificano i nostri centri, distruggendone il tessuto sociale e le attività economiche: investire per recuperare aree ed edifici da bonificare e riqualificare (a partire da Porto Marghera) per attività innovative.
Investire non in autostrade e Alta Velocità, ma in rinnovo e potenziamento delle ferrovie esistenti con un piano integrato di vera intermodalità. Favorire il trasporto pubblico locale e regionale (SFMR). Favorire la mobilità ciclo-pedonale. Spostare il trasporto merci dalla gomma alla rotaia.
Ricostruire gli organismi di valutazione e controllo ambientale per renderli indipendenti dai poteri politici ed economici: eliminare i conflitti d’interesse e di competenze e la concentrazione di tutti i poteri (di Piano, progetto, valutazione, attuazione e controllo) in una sola figura.
Garantire pubblicità e trasparenza ai lavori delle Commissioni d’inchiesta del Consiglio regionale sulla “finanza di progetto” e le aziende regionali, innanzitutto su Veneto Strade SpA
Smantellare l’intreccio politica-affari oggi all’attenzione della Magistratura
Difesa della Costituzione e delle assemblee elettive, contro ogni tentazione presidenzialistica. Partecipazione piena dei cittadini alle decisioni e ai controlli.
I comitati e i movimenti, le associazioni e i gruppi di cittadinanza attiva operanti in Veneto invitano tutte e tutti a far sentire la loro voce e a partecipare alle iniziative programmate.

lunedì 18 novembre 2013

SEL Mogliano Veneto presenta i candidati alle primarie del centro-sinistra


15/11/2013: Sinistra Ecologia Libertà circolo "Pino D'Aguanno" presenta i candidati del centro-sinistra alle primarie di Mogliano Veneto in vista delle prossime elezioni amministrative del 2014. Presentano Luigi Amendola e Fiorella Fighera (SEL). Intervengono i candidati: Carola Arena (PD-Mogliano 2024), Rita Fazzello (Mogliano Democratica), Artur Carponi Schittar (Amogliano)

sabato 16 novembre 2013

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' PER MOGLIANO CON CAROLA





Durante la presentazione dei candidati alle primarie del Centro-Sinistra in previsione delle prossime amministrative di Maggio 2014 organizzata da Sinistra Ecologia e Libertà, svoltasi venerdì 15 Novembre presso la sala del quartiere Ovest di Mogliano Veneto, la cittadinanza moglianese ha avuto la possibilità di assistere ad un vero e proprio confronto pubblico fra i candidati, relativamente alle problematiche in cui versa la città e che affliggono una notevole parte della popolazione.

Si è parlato ad esempio di povertà, facendo riferimento in particolare, ai cosiddetti “nuovi poveri”, che costituiscono, ormai, un nucleo superiore rispetto a quello rappresentato dalla popolazione immigrata. Ai candidati sono state poste domande in relazione ai temi fondamentali per una buona e competente amministrazione del bene pubblico: sanità, istruzione e cultura.
 Il  comune denominatore di ciascuna tematica è  stato quello della partecipazione attiva della cittadinanza,  che costituisce non solo le premesse fondamentali per il futuro buon governo della città, ma che è oggi il punto di unione dell'intera coalizione, indipendentemente dalle caratteristiche programmatiche ed ideologiche di ciascuna formazione in campo.

In seguito a tale confronto e ad accurate riflessioni da parte dell'intero partito e del suo coordinatore, Luigi Amendola, Sinistra Ecologia  Libertà ha ritenuto opportuno, in virtù delle priorità e dei valori caratterizzanti il proprio indirizzo politico, sostenere la candidatura di Carola alle imminenti primarie di coalizione e per le future comunali.
Vediamo in Carola la possibilità di vedere realizzate le nostre aspettative di cambiamento della città nell’attenzione sui diritti civili e nei confronti dei soggetti più deboli della città.

Vediamo in Carola un modo nuovo e diverso  di proporsi ai cittadini, aperto al dialogo e al confronto con tutti, in una visione che comprende tutti gli aspetti della vita moglianese
Vediamo in Carola una possibile novità nell’intero contesto dei candidati presenti alla coalizione.
Sinistra Ecologia Libertà sosterrà Carola Arena e contribuirà in modo trasparente e chiaro a portare avanti le proprie idee e proposte per la città di Mogliano Veneto.
Le nostre priorità che saranno fondamentali nella proposta per un governo della città saranno:

Povertà e Lavoro
Diritti ed Integrazione
Tutela dei Beni Comuni
Rilancio della Cultura.

La coalizione di centro sinistra dovrà avere un programma chiaro e condiviso con i cittadini, per presentarsi forti alle prossime elezioni amministrative.

Dobbiamo liberarci di una Destra e di una Lega che hanno devastato la nostra povera città.
Il nostro sostegno a Carola Arena va verso questa direzione e ci vedrà impegnati per il raggiungimento di questi obiettivi.
Carola Arena


Sinistra Ecologia Libertà
Circolo"Pino D'Aguanno" Mogliano Veneto

Sinistra Ecologia Libertà di Mogliano Veneto saluta il nuovo coordinatore.


Nel congresso del circolo di Sinistra Ecologia Libertà di Mogliano Veneto del 15 Novembre u.s. abbiamo nominato il coordinatore di circolo: un caloroso saluto ed augurio a Luigi Amendola da parte di tutti noi verso la strada giusta!

circolo Sinistra Ecologia Libertà Mogliano Veneto "Pino D'Aguanno"

mercoledì 13 novembre 2013

Sinistra Ecologia Liberta' con i sindacati contro la legge di stabilita'

Sinistra Ecologia Libertà sostiene e condivide le ragioni della mobilitazione sindacale contro la legge di stabilità del governo Letta-Alfano. Auspica perciò la buona riuscita dello sciopero generale di domani, affinché si manifesti la necessità di un cambio di rotta nelle politiche economiche e sociali che questo governo, in linea con i precedenti, sta portando avanti. 
L’idea che dalla crisi si esca riducendo il numero, i diritti e gli stipendi dei lavoratori e tagliando i servizi, è un assunto ideologico che sta provocando sofferenze sociali enormi in paesi come la Grecia, senza risolvere i problemi della crisi e anzi aggravando l’ingiustizia sociale che sta alla base del momento difficile che il mondo e l’Italia stanno conoscendo da anni.
Fuori dall’Europa, il ciclo economico si sta riattivando positivamente grazie a massicci investimenti pubblici e a politiche espansive messe in atto dalle autorità centrali. L’Europa a guida conservatrice continua invece a restare invischiata in una politica di austerità che potrebbe portare alla disgregazione totale della intera costruzione europea.
La legge di stabilità del governo si muove tutta all’interno della logica di ristrettezza economica imposta dalla visione austerica, e i tentativi di marketing non possono nascondere la realtà di un intervento fiscale miserrimo a vantaggio dei lavoratori, che non ripaga dell’iva aumentata a ottobre né dei tagli sulle detrazioni fiscali, e che verrà certamente fagocitato dall’aumento della fiscalità locale, obbligato dalla situazione di strozzatura economica nella quale si continuano a tenere i Comuni. Non si intravvede nessuna misura di redistribuzione, che chieda alle pensioni d’oro e ai grandi patrimoni di contribuire al difficile momento del paese. E anzi si impoveriscono i lavoratori pubblici, si taglia sulla sanità, si creano ostacoli all’occupazione attraverso l’inasprimento del blocco del turn-over, si colpisce il potere d'acquisto dei pensionati.
In questa legge di stabilità il lavoro non è al centro, ma è messo sotto, schiacciato dalle logiche ragionieristiche che non tengono in alcun conto la vita reale delle persone e dal veto incrociato di forze politiche innaturalmente unite in un governo il cui unico scopo è chiaramente la salvezza di sé stesso e non del paese e dei suoi cittadini.
Quando invece la realtà di ogni giorno, guardiamo da ultimo al caso Electrolux, ci pone davanti tutta l’urgenza di avere un governo capace di assumere su di sé l’onere di indicare una via, e di metterci del proprio, affinché la parte pubblica non assista impotente alle dinamiche di mercato lasciate alla pura logica del massimo profitto, ma diventi protagonista di un nuova fase di intervento in economia, che ridìa al nostro paese una politica industriale, e lo faccia in maniera innovativa all’insegna della sostenibilità sociale e ambientale.

Per questo la legge di stabilità deve essere radicalmente cambiata in parlamento, e ovviamente non per introdurre nuove sanatorie fiscali o svendere le spiagge, ma per introdurre equità, alleviare la sofferenza sociale e attivare politiche virtuose di rilancio dell’attività economica attraverso la ripresa della domanda, pubblica e privata.

LDM

martedì 12 novembre 2013

SI SCRIVE PRIMARIE SI LEGGE FUTURO.


Venerdi 15 novembre alle ore 20,45 alla Sala Ovest a Mogliano Veneto, inzia il percorso di iniziative pubbliche che Sinistra Ecologia Libertà, metterà in campo per le prossime elezioni amministrative 2014. La costruzione di un programma partecipato ed aperto a tutti i cittadini, nella assoluta trasparenza e condivisione.
Nella giornata di venerdì 15 novembre si inizierà con una presentazione ed un dibattito dei candidati del Centro Sinistra che si presentano alle primarie di coalizione.
Anche noi porremmo delle domande precise, per conoscere cosa pensano i candidati, su come noi desideriamo la nostra città.
Tutti i cittadini sono naturalmente invitati a partecipare. Cambiamo la Città insieme.

Circolo Sinistra Ecologia Libertà Mogliano Veneto "Pino D'Aguanno"

giovedì 7 novembre 2013

La casa è un diritto


In questi giorni nella nostra città di Mogliano (e non solo, anche nella provincia), si sta attuando concretamente sulla pelle delle persone e sulla loro condizione di vita l’emergenza sociale abitativa. La cessazione della proroga del blocco degli sfratti fino al 31/12/2013 ha semplicemente  differito nel tempo un grave problema sociale che dal primo gennaio 2014 si riproporrà in tutta la sua drammaticità.
Davanti all’impossibilità di tanti inquilini di far fronte agli affitti e ai mutui bancari con conseguente perdita della casa o con provvedimenti di sfratto esecutivo, gravi sono le responsabilità della speculazione che ha immesso nel mercato alloggi non adeguati alle richieste sempre più emergenti. Gravi le responsabilità degli Enti pubblici che nulla hanno fatto per le emergenze abitative negli ultimi anni. Grave altresì la situazione dei Comuni che a causa del patto di stabilità non possono accedere ai fondi per l’edilizia pubblica e il  conseguente recupero degli alloggi ATER da poter rimettere nel mercato. 
Quest’ultima è anche la causa che induce molti Comuni a tenere alloggi sfitti  e non utilizzabili in quanto non restaurati.
La legge che ha permesso tale proroga non ha nel contempo delineato soluzioni nè affrontato il problema: Nessuna novità che permetta ai Comuni e alle agenzie territoriali di affrontare con le dovute risorse le emergenze abitative di edilizia residenziale pubblica. 
Anche nella nostra città sono recentemente avvenute alcune tensioni al riguardo.
 Il dato relativo a Mogliano di 1600 case sfitte a fronte di 300 domande di richiesta di alloggio, è la palese dimostrazione di  una incongruenza non solo sociale, ma anche di una politica insufficiente ed inadeguata nella soluzione di questo problema . Guardiamo innanzitutto alla Regione Veneto che non ha previsto la riqualificazione di spazi  da adibire agli alloggi, poco ha fatto per mettere in condizione  Ater e Comuni di ristrutturare gli alloggi pubblici vuoti perchè dichiarati inagibili. Gli stanziamenti per l’edilizia popolare sono insufficienti a coprire la domanda di ristrutturazione dell’esistente. Ma non servono solo le risorse ai Comuni e alle agenzie territoriali, serve anche una politica nuova di housing sociale, una visione aperta anche qui nel Veneto di concepire piani di rigenerazione urbana e delle soluzioni per la casa. L’housing sociale prevede il coordinamento tra intervento pubblico ed iniziativa privata per offrire alloggi a canone sostenibile, insieme a misure di sostegno finanziario all’affitto. E’ un nuovo modo di concepire le logiche di intervento nel territorio che prevede un rapporto di compartecipazione dei cittadini all’edilizia sociale e un supporto attivo nella gestione dei problemi. Quindi: offerta di affitto a costi contenuti, accesso alla proprietà o all’autocostruzione per fasce di reddito medio-basse, soluzioni alternative agli insediamenti illegali, valide anche per le persone immigrate, soluzioni residenziali per bisogni speciali temporanei (comunità alloggio, pensionati). 
 Se ne sta parlando a Torino in questi giorni nell’ambito  di Urbanpromo: proposte come un contratto di affitto a giovani under 35 per otto anni con facoltà di acquisto tra il quinto e l’ottavo anno, affitto calmierato e impegno sul territorio di cura degli spazi pubblici. Oppure la “coabitazione sociale” che consiste in un impegno di 10 ore a settimana a favore del quartiere. Questa proposta riguarda i giovani tra i 18 e 30 anni e prevede un canone di affitto simbolico. Oppure si può prevedere il patto di solidarietà tra inquilini e proprietari: i proprietari rinunciano a sfrattare gli inquilini in difficoltà a fronte di garanzie e contributi economici.
Insomma, è necessaria una nuova visione che tenga insieme sia i bisogni delle persone che quelle del territorio nella sua complessità, dal recupero del mercato edilizio esistente, alla salvaguardia degli spazi verdi, alla costituzione di nuovi modi di gestione delle comunità anche attraverso la politica per la casa.
Di fronte ad una situazione di perdita d’acquisto delle famiglie va ripensata tutta la politica abitativa nel suo complesso. Sono necessari provvedimenti che facciano i conti con i processi di cambiamento della società negli ultimi vent’anni che si traducano nello stop al consumo di territorio, nella rigenerazione e recupero delle aree urbane e degli alloggi, nella riforma della legge sugli affitti, nell’ attuazione dell’housing sociale, nel  rifinanziamento del fondo di sostegno alla locazione, nell’introduzione del concetto di “smart city”, (città che prevedano lo sviluppo integrato della rete per offrire ai cittadini una qualità di vita migliore: agenda digitale, banda larga e alfabetizzazione digitale che coinvolga tutti i settori: pubblica amministrazione, sanità, educazione, trasporti, turismo).
Inoltre, il sostegno alle povertà e la costituzione di un osservatorio nazionale sulla condizione abitativa.
La casa è un diritto di tutti. Nessuno va penalizzato. Anche il Comune di Mogliano non è esente da queste  problematiche . E’ necessario quindi guardare a forme e percorsi di gestione di welfare ed edilizia sociale partecipata per un nuovo modello di società.
Se il Prefetto di Treviso può chiedere il blocco degli sfratti, allora chiediamo al Prefetto una moratoria affinchè ci sia del tempo per proporre delle soluzioni idonee al problema. Ma si rende sempre più indispensabile un nuovo percorso politico di indirizzo da parte della Regione Veneto.

Circolo Sinistra Ecologia Libertà
“Pino D’Aguanno” Mogliano Veneto