Riccardo,Matteo,Elena,Gianluca,Paolo,Fabio, Serena, Romina, Maria ,Francesca,sono semplici nomi di ragazzi , che hanno avuto la “fortuna” di essere assunti come impiegati all'interno di una delle più Aziende di Assicurazione d'Italia e nel modo. Sono carini , pieni di vita ed energia, ben vestiti e con una bella cultura e preparazione nelle loro teste, alcuni anche con una bella Laurea affissa in camera. Arrivano carichi di speranza, ed entrano in una azienda bella, ricca , con giardini pieni di fiori ed alberi, curati lavorano con Computer dell'ultima generazione , ma sopratutto godono di uno stipendio mediamente più alto di altri colleghi impiegati in altre aziende. Però, tutta questa "fortuna" si traduce in assunzioni con contratti a tempo determinato, quasi usa e getta!
Vivono questa illusione per un massimo di 36 mesi, cambiando mansioni ed uffici spesso a distanza di pochi mesi.
Con loro si instaura un bellissimo rapporto, fatto di dolcezza e tenerezza , mista ad un senso quasi di piccola invidia per la loro splendida giovinezza.
Sono spontanei, carichi di speranza e fiutano questo mondo aureo per un po' di tempo. In loro è presente una piccola luce di possibilità: possono iniziare a sperare, si permettono di "credere" che un giorno possono esaudire i loro sogni, e già, perché vogliono permettersi di sognare! In fondo i loro progetti , progetti comuni e semplici, sono quelli di costruirsi un futuro accanto alla persona che amano e questo include un mutuo per la casa, un prestito per la macchina....cose normali!!!
Alt! Stop! Perché sognare? Rimanete con i piedi per terra!! Nella vostra busta paga compare la scritta "tempo determinato" e questo fa demordere dal gioire e sperare! Nessuno da credito alle loro speranze! La cosa peggiore è che lavorano all'interno di un ambiente di lavoro,che trasuda di ricchezza, con Dirigenti con l'automobile aziendale di 90 mila euro, con annesso pc portatile e telefono di servizio e carta di credito “corporate”.
Per questi ragazzi , per questa forza lavoro competente, c'è solo il suffisso "PRECARIO" di lusso, ma precario. Si abituano a questo tipo di vita, che è momentanea e temporanea, e con un timer che ricorda loro "sei in prestito" non ti illudere di poter sognare altre i 36 mesi!
Anche questa Azienda, ormai, assume solo motivando il tutto con una necessità di ridurre i costi del personale. Già, il mercato.. però, nel contempo esiste una realtà opposta , fatta di consulenti esterni non dipendenti,il cui costo ad persona , potrebbero garantire l'assunzione di due di questi precari.
Ma il mercato richiede questo, specializzazione esasperata, sfruttamento delle energie annientando la dignità per un domani più sicuro, senza considerazione dell'aspetto umano.
Si considerano questi giovani come una merce, compero uso, consumo e getto.
Tutto questo è giusto?
Esistono altre possibilità? L'azienda è una azienda in crisi? Mancano fondi o prospettive future?
La giustificazione si può trovare anche nell'ormai abusato strumento della legge Biagi e sulla flessibilità nel lavoro quale unico modo per assumere, usufruendo dei vari sgravi fiscali proposti.
Perché non attuare una riqualificazione del personale esistente , portandolo ad un lavoro più specialistico e nello stesso tempo assumere a tempo determinato poche o tante persone mirate laddove esista una carenza?
Perché non si evita questa triste politica di assunzione , che porta spesso ad assumere solo le persone che hanno una cosa molto semplice in più degli altri: la grande raccomandazione.
Perché si evita di far vivere il diritto al lavoro, a questi ragazzi, il cui rientro nella competitività lavorativa li costringe, a 30-35 anni a ripartire da un curriculum che li rimette nel circolo del tempo determinato? Ma provateci a vedere il vostro futuro sempre a termine!!!
Cerchiamo di dare ai giovani una vera speranza per un loro giusto futuro , perché tutti hanno diritto ad una vita dignitosa, ad una vita ove vivere non deve essere un sopravvivere, una vita dove costruire un progetto di vita , non deve essere un miraggio desertico, ma qualcosa di possibile.
Questi giovani non sono merce, ma esseri umani . Abbiamo dei ragazzi fantastici , che ancora si sacrificano per studiare, spesso affiancato ad un lavoro che gli permette di comprare i libri per poter poi laurearsi.
Perché il futuro certo deve essere in mano a pochi fortunati elementi che hanno la possibilità di conoscere un altro essere più potente e forte che lo raccomanda.
Il mondo è di tutti e tutti devono accedere ai vari stadi della società dove chi va avanti deve essere non il più forte o il più od il più ricco.
Speriamo che un domani sia migliore , ove l'accesso al mondo del lavoro sia una concreta realtà e non una misera offerta di piccole opportunità.
E poi se proprio le varie congetture economiche devono per forza portare ad un mercato del lavoro flessibile, bisogna che i giovani che lavorano a tempo determinato, siano proprio perché lavorano per poco tempo retribuiti molto di più , per potergli almeno dare una maggiore possibilità di vivere in maniera decente , perché sono precari e senza o quasi certezza di un futuro migliore.
Luigi Amendola
Coordinatore Sinistra Ecologia Libertà
Mogliano Veneto