Filosofia di vita

«Siamo belli perché siamo pieni di difetti, non perché siamo onnipotenti, ma perché siamo fragili, perché ci tremano le gambe, perché siamo goffi, perché abbiamo paura, perché abbiamo bisogno di amore, per questo siamo belli!»

Nichi Vendola

mercoledì 20 luglio 2011

Storia di Straordinaria Dignità



Già, in 30 anni di vita sei passato per vari ruoli: figlio, studente, compagno, lavoratore, musicista, e in 30 anni hai assunto le varie “responsabilità” implicitamente connesse al ruolo stesso. All'improvviso, uno di questi ruoli viene meno e tutti gli altri si rimescolano creando prima una momentanea situazione di disorientamento e poi un concreto panico.Il tuo lavoro di operaio (800.00 euro) e quello della tua compagna (970.00 euro) Vi fa riflettere su quell’affitto, arrivato a 750.00 euro al mese, che da 10 anni pagate  e, dopo lunghe nottate in bianco decidete di tramutare in un mutuo da 690.00 al mese. “Gioite” di questa conquista, questo impegno passando da una gogna mensile irreversibile ad un cappio 25ennale. Pochi mesi dopo il grande passo arriva la notizia, feroce, della CASSA INTEGRAZIONE: altre notti in bianco a far conti su conti e, da subito TI RIMETTI IN GIOCO, più “vecchio” di 13 anni da quando avevi iniziato a cercare il lavoro, ancor prima del verdetto finale. Ti metti in coda nelle varie agenzie interinali per capire se il valore di quel “operaio specializzato” ha un significato. La professionalità è un pegno grosso da pagare: capisci che ti devi plasmare, indossando di volta in volta un abito diverso per rispondere a quelle poche richieste di mercato che ti usano al bisogno di 3-6 mesi. Fai il corso di cameriere di sala e, nel momento in cui si apre la possibilità di provare quanto appreso, l’offerta di lavoro ti porta a 100 km da casa (lo stipendio che entra in casa, al momento non ti permette neanche un viaggio in treno). Dopo qualche mese ti chiamano in prova per le pulizie presso una Azienda Ospedaliera in sostituzione di una maternità. Fai il corso e ti garantiscono 4 mesi di lavoro part time (400.00 euro). Sei di nuovo nel mondo del lavoro da quando, nel frattempo, è arrivato il licenziamento.  Ti pieghi rispondendo ed assecondando tutte le richieste di copertura ferie dei “colleghi” stravolgendo l’orario che hai firmato prima dell’assunzione. Ma non importa; dimostrarti disponibile, volonteroso, puntuale è il corredo  correlato dell’essere un lavoratore. Nel frattempo ci sono gli encomi del responsabile di reparto, si ventila la possibilità di un rinnovo del contratto, si riconosce il bisogno di aumentare il personale. Il 12 scade il contratto e l’11 ti telefonano che da domani non hanno più bisogno di quel corredo correlato. Vabbè, ti sei illuso perchè ti hanno illuso,  sei cresciuto e alle favole inizi a non crederci più. Nel frattempo sono passati sei mesi e tutti i giorni continui  a cercare finchè non telefoni in quella piccola impresa che cerca operai e ti senti chiedere:”Sei italiano?” Sorpreso rispondi di si e loro, scusandosi, ti dicono :“Cerchiamo rumeni perchè ci costano il 30% in meno di un italiano”. Sei nel mezzo di una sporca guerra tra poveri dove si gioca al ribasso, dove nessun valore ha senso, dove non puoi lamentarti pechè c’è chi sta peggio! Tuo padre, nel frattempo va in pensione e gli viene proposto di fare qualche lavoretto al bisogno. Rinuncia ma parla di te che potresti essere un buon elemento, anche part time, il lavoro lo conosci ..... ma non sei conveniente come il pensionato!Il ruolo mancante di lavoratore fa crollare anche gli altri ruoli ritrovandoti ad essere nuovamente, per i tuoi genitori, il  figlio da “accudire” ma senza fartelo pesare; con l’occasione della spesa grossa una volta alla settimana, a casa ti arriva sempre il sacchetto pieno; ogni tanto vi sparisce qualche bolletta che il papà o la mamma, per “sbaglio”, vi pagano. La musica, per il momento resta chiusa nella tua anima perchè godere di quel piacere diventa un costo (le trasferte con il gruppo in cambio di una birra e un toast, non vanno bene, ora). Non dico altro se non che, con la tua compagna, mia collega, non mi permetto di dirle che vado in vacanza perchè mi sento di offendere chi è costretto ad andare a comperare la frutta è la verdura a chiusura del mercato acquistandola di “seconda mano”! Non posso fare nulla per te e voi che ogni giorno, pur nella sofferenza anche fisica che non vi permettete di controllare, continuate con ASSOLUTA  E VERA DIGNITA’ a non chiedere nulla se non, adesso, pensare ad un foglio di carta che nella vostra vita di conviventi sancisca almeno i diritti di una coppia sposata! Vi conosco e, talvolta, mi vergogno anche della maglia nuova che indosso!


Michela De Paolis
Sinistra Ecologia Libertà
Circolo Mogliano Veneto

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