Filosofia di vita

«Siamo belli perché siamo pieni di difetti, non perché siamo onnipotenti, ma perché siamo fragili, perché ci tremano le gambe, perché siamo goffi, perché abbiamo paura, perché abbiamo bisogno di amore, per questo siamo belli!»

Nichi Vendola

sabato 23 luglio 2011

L’IPA “Marca Trevigiana” è una buffonata !



I comuni leghisti attorno a Treviso e Mogliano (Mogliano, Preganziol, Paese, Ponzano, Treviso, Villorba, Morgano, Quinto) intendono costituire una IPA (Intesa Programmatica d’Area) per chiedere soldi alla Regione. Le Ipa sono uno strumento previsto dalla programmazione regionale, attraverso il quale in aree omogenee si possono mettere assieme enti pubblici, associazioni sindacali e di categoria e soggetti privati per fare delle proposte alla Regione sugli interventi strategici per quel territorio. Le Ipa possono prescindere dai confini amministrativi delle Province, possono cioè essere interprovinciali, perché fanno riferimento all’omogeneità del territorio di riferimento e non ai confini amministrativi. Nel comunicato (http://www.comune.treviso.it/pdf/IPA20110722.pdf) con il quale i comuni leghisti annunciano l’intenzione di sottoscrivere a settembre un protocollo di intesa per la costituzione di una nuova Ipa, si legge l’incredibile affermazione per la quale: “i comuni firmatari, il cui territorio è interamente ricompreso nella provincia di Treviso e che per questo formano un ambito territoriale omogeneo dal punto di vista fisico, geografico, economico e sociale..”. Siamo alle comiche: per giustificare una intesa che ha come unico collante l’appartenenza politica alla destra delle giunte comunali, si violenta la logica e il buon senso e si prende come garanzia di omogeneità territoriale l’appartenenza amministrativa ad un’unica provincia. In questo modo si potrebbe giustificare la costituzione di una Ipa tra i comuni di Segusino, Meduna di Livenza, Mogliano e San Zenone degli Ezzelini con la motivazione che appartengono tutti alla Provincia di Treviso. Siamo di fronte ad un vero e proprio delirio, che la Regione non può avere il coraggio di accettare e riconoscere.
La realtà è che i sindaci leghisti, alcuni dei quali, come quelli di Ponzano, Villorba e Paese, erano usciti dall’Ipa Montello Sile Piave, della quale facevano parte, definendo quella struttura “un carrozzone”. Ma ora sono disposti a mettere in piedi una nuova Ipa con il criterio dell’appartenenza politica delle giunte.
Si tratta dell’ennesima manifestazione di come i leghisti concepiscano l’amministrazione pubblica: una appropriazione della cosa pubblica da parte di un partito vorace, famelico di soldi e di posti.
Questa Ipa non ha nessuna solida ragione di esistere. O si apre ad un ragionamento con TUTTI i comuni di un territorio omogeneo DAVVERO e a TUTTE le categorie economiche e sindacali, oppure è giusto chiedere alla Regione che non riconosca una simile porcheria.
Chiediamo che la Provincia di Treviso dica la sua, perché non è possibile che si intenda produrre una sorta di “Provincia bis” guidata dal Comune di Treviso, come indica anche il pretenzioso nome di “marca Trevigian”, senza presenza di minoranze e perciò ancor meno democratica, e illegittima secondo la legge regionale.
Luca De Marco
Coordinatore provinciale Sinistra Ecologia Libertà

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