L’esito del voto di ieri è stato un atto di presa di coscienza da parte di molti elettori.
Si è infranto dopo alcuni anni quel duopolio bipartitico che sembrava ormai infrangibile, segno che la buona politica quando c ‘è e si opera per il bene comune ha successo, può e deve infondere una certezza di cambiamento, una speranza di miglioramento.
Perchè sono persone migliori quelle che devono vincere e risollevare un paese allo sbando dalla volgarità e la corruzione etica, culturale e sociale, economica e morale.
Il berlusconismo non è ancora finito, ma ha appena iniziato il suo declino. Adesso non possiamo restare a guardare, non possiamo accontentarci e delegare al pensiero unico del bipartitismo una responsabilità che il Partito Democratico ha più volte dimostrato di non essere in grado di sostenere: una vera realtà politica alternativa, credibile e onesta a questa maggioranza di governo. Se abbiamo vinto tutti ieri contro Berlusconi abbiamo vinto anche grazie a tanti elettori delusi dal pensiero unico che grazie a dei segnali di cambiamento si sono riavvicinati alla politica: la politica migliore.
Il Partito Democratico deve cogliere questi segnali, scegliere meglio i suoi alleati e ricostruire profondamente la sua identità prima di essere travolto dal vento del cambiamento. Se non si avvia questo processo avremo delle conseguenze nel bene e nel male. Non è più il tempo di fare passi falsi, siamo vittime di tensioni sempre più forti da parte di chi ci governa. Ad una innovazione culturale e comunicativa di cui è privo il Partito Democratico bisogna ricostruire e ritrovare parallelamente anche le fondamenta identitarie, degne di un confronto politico civile che si interessi dei bisogni reali dei cittadini.
Sinistra Ecologia Libertà, L’Italia dei Valori e il Movimento a 5 Stelle sono stati i veri vincitori di queste amministrative. E’ un dato di fatto, un segno dei tempi. Sarebbe sbagliato negarlo e restare ingabbiati ancora una volta nel pensiero unico o nell’ anti-politica.
Sinistra Ecologia Libertà ora ha un grande peso addosso, è nata da poco e la strada è tutta in salita. La responsabilità di essere tramite con il Partito Democratico: indicargli la giusta strada e far capire ai loro vertici che a volte, fare un passo indietro per tornare sui propri passi può far capire come migliorare e accrescere le proprie potenzialità per essere credibili con l’elettorato. E’ assolutamente necessario e i risultati di queste elezioni pretendono e dimostrano con forza di volere questo miglioramento. Questa è l’ Italia migliore.
Si è infranto dopo alcuni anni quel duopolio bipartitico che sembrava ormai infrangibile, segno che la buona politica quando c ‘è e si opera per il bene comune ha successo, può e deve infondere una certezza di cambiamento, una speranza di miglioramento.
Perchè sono persone migliori quelle che devono vincere e risollevare un paese allo sbando dalla volgarità e la corruzione etica, culturale e sociale, economica e morale.
Il berlusconismo non è ancora finito, ma ha appena iniziato il suo declino. Adesso non possiamo restare a guardare, non possiamo accontentarci e delegare al pensiero unico del bipartitismo una responsabilità che il Partito Democratico ha più volte dimostrato di non essere in grado di sostenere: una vera realtà politica alternativa, credibile e onesta a questa maggioranza di governo. Se abbiamo vinto tutti ieri contro Berlusconi abbiamo vinto anche grazie a tanti elettori delusi dal pensiero unico che grazie a dei segnali di cambiamento si sono riavvicinati alla politica: la politica migliore.
Il Partito Democratico deve cogliere questi segnali, scegliere meglio i suoi alleati e ricostruire profondamente la sua identità prima di essere travolto dal vento del cambiamento. Se non si avvia questo processo avremo delle conseguenze nel bene e nel male. Non è più il tempo di fare passi falsi, siamo vittime di tensioni sempre più forti da parte di chi ci governa. Ad una innovazione culturale e comunicativa di cui è privo il Partito Democratico bisogna ricostruire e ritrovare parallelamente anche le fondamenta identitarie, degne di un confronto politico civile che si interessi dei bisogni reali dei cittadini.
Sinistra Ecologia Libertà, L’Italia dei Valori e il Movimento a 5 Stelle sono stati i veri vincitori di queste amministrative. E’ un dato di fatto, un segno dei tempi. Sarebbe sbagliato negarlo e restare ingabbiati ancora una volta nel pensiero unico o nell’ anti-politica.
Sinistra Ecologia Libertà ora ha un grande peso addosso, è nata da poco e la strada è tutta in salita. La responsabilità di essere tramite con il Partito Democratico: indicargli la giusta strada e far capire ai loro vertici che a volte, fare un passo indietro per tornare sui propri passi può far capire come migliorare e accrescere le proprie potenzialità per essere credibili con l’elettorato. E’ assolutamente necessario e i risultati di queste elezioni pretendono e dimostrano con forza di volere questo miglioramento. Questa è l’ Italia migliore.
Rocco D'Aguanno
Sinistra Ecologia Libertà
Mogliano Veneto
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