Filosofia di vita

«Siamo belli perché siamo pieni di difetti, non perché siamo onnipotenti, ma perché siamo fragili, perché ci tremano le gambe, perché siamo goffi, perché abbiamo paura, perché abbiamo bisogno di amore, per questo siamo belli!»

Nichi Vendola

venerdì 29 aprile 2011

Una strada in salita... per una libera scelta.

Una dichiarazione anticipata di trattamento (detta anche testamento biologico, o più variamente testamento di vita, direttive anticipate,volontà previe di trattamento) è l'espressione della volontà da parte di una persona (testatore), fornita in condizioni di lucidità mentale, in merito alle terapie che intende o non intende accettare nell'eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, malattie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione.
In Italia i cittadini purtroppo non possono scegliere  attraverso un consenso informato.
Infatti La Camera riprenderà l’esame del Decreto Legge sul testamento biologico il prossimo 18 Maggio 2011.
Il testo definitivo e modificato del ddl Calabrò art. 3, parte 5 enuncia:
l’alimentazione e l’idratazione devono essere mantenute fino al termine della vita...Esse non possono formare oggetto di dichiarazione anticipata..di trattamento.
Il testo istituisce quindi l’obbligo di idratazione e alimentazione (non più considerate alla stregua di trattamento sanitario) fino alla fine della vita e la discrezionalità dei medici nella esecuzione della volontà del malato.
Secondo questo articolo noi non potremo più formare dichiarazione anticipata di trattamento, in parole povere questa legge proibisce di non essere attaccati al sondino che ci lascia in vita meccanica.
Questa legge è anticostituzionale, antideontologica e antiscientifica, viola la libertà di scelta dell’individuo a quali cure essere sottoposto.
Facciamo un esempio: c’è un papà alla fine della vita che chiede alla figlia di morire a casa e di non essere sottoposto ad interventi meccanici . Poi perde coscienza, ma a quel punto i medici saranno obbligati a inserirgli il tubo (tramite incisione con bisturi) per l’alimentazione e l’idratazione forzata. Invece di morire tranquillamente a casa tra i propri cari sarà costretto a rimanere attaccato ad una macchina fino alla fine della vita pur avendo chiesto che questo non succedesse.
Solo l’ Italia indica che delle terapie non possono essere rifiutate, in nessun Paese europeo il legislatore ha deciso quali terapie si possono o non si possono ricevere.
Ricordo inoltre che In Italia nel 2011 si è stanziato solo un milione di euro per il finanziamento delle cure palliative (per la terapia del dolore). In Germania 150 milioni di euro.
Questa legge riguarda tutti noi, interviene sulla nostra cultura, le nostre convinzioni etiche e religiose, le nostre scelte di vita e di morte, la nostra libertà.
C’è bisogno di una legge giusta, dove sia tutelata sia la persona che vuole e sceglie tutte le terapie, sia la persona che decide per se stessa in modo diverso.
Questa legge è una sopraffazione dell’individuo, la maggioranza di destra del Governo Berlusconi vuole creare conflitti e questo fa male, fa male all’Italia e fa male alle persone.
Per questo Sinistra Ecologia e Libertà ha istituito a Padova un ufficio dove chi lo desidera può depositare davanti ad un avvocato le disposizioni in materia di testamento biologico.
SABATO 7 Maggio - SPORTELLO PER IL DEPOSITO DEL TESTAMENTO BIOLOGICO alle 10.00 del 7 maggio 2011 a Presso lo studio dell'avvocato Fedele Carlo in Padova. Il servizio è gratuito.  info su www.selpadova.eu/

Fiorella Fighera
Sinistra Ecologia Libertà
Mogliano Veneto  

mercoledì 27 aprile 2011

Che la luce sia con te...

Quando si passano giornate intere a discutere di acrobatici  assetti , maggioranze risicate, assessorati di giovani e meno giovani, si rischia di perdere di vista la città con i suoi problemi reali.
Eh sì , diranno i cittadini , ormai a Mogliano non ci si vede più, nel vero senso della parola.
Non solo il Sindaco e la giunta leghista da mesi hanno perso completamente la vista  della strada del buon governo di Mogliano,  ma anche i poveri cittadini che si trovano interi quartieri della città al buio, alla faccia della loro sicurezza.
Vorremmo ricordare che esistono dei sistemi (quali gli alimentatori elettronici per l’ottimizzazione dell’efficienza delle lampade di illuminazione esterna) che, se installati sui lampioni, grazie alla sensibilità alla luce naturale sono in grado di regolare l'intensità della luminosità prodotta dal lampione medesimo.
Questo tipo di illuminazione ha permesso a molti Comuni di risparmiare in maniera decisa sulla loro bolletta della luce. In tal modo, i soldi risparmiati sono stati investiti per altri scopi di utilità sociale.
Oggi pubblicamente il Sindaco ha promesso che ricorrerà ad installare forse simili congegni.
                                            
Noi di Sinistra Ecologia Libertà facciamo una scommessa simbolica: scommettiamo 1 centesimo che mai verrà attuato quanto promesso.


Sinistra Ecologia Libertà
Circolo di Mogliano Veneto

sabato 23 aprile 2011

Chi Immagina una Provincia migliore la vota

Lavoro
  • Finalizzare le politiche attive del lavoro verso le assunzioni con contratti stabili e non incentivare la precarizzazione
  • Avviare iniziative coordinate per rendere più sicuri i luoghi di lavoro. Alimentare una cultura della sicurezza, attraverso pratiche educative e attraverso la creazione di una fiera provinciale delle tecnologie e delle buone pratiche per la sicurezza del lavoro favorire politiche industriali di investimento degli insediamenti produttivi sul territorio e disincentivare le delocalizzazioni. Programmare con tutti i soggetti coinvolti le linee di sviluppo dei prossimi anni, per aumentare qualità e competitività delle produzioni e assicurare un futuro di buona e piena occupazione
  • Assumere come priorità l’inserimento lavorativo dei diversamente abili
  • Contrastare la pratica delle dimissioni in bianco fatte firmare alle lavoratrici , a partire dalla norma abrogata dal Governo che le rendeva di fatto impossibili
  • favorire la produzione ad alto valore aggiunto in termini di tecnologia ed innovazione, attraverso fondi mirati a sostegno delle imprese e dell'imprenditoria. Favorire l’imprenditoria giovanile cooperativa dal basso.

Ambiente, territorio
  • L’acqua è un bene comune, deve essere acqua pubblica. Sostegno al referendum del 12 giugno e inserire nello statuto della Provincia che quello dell’acqua non è un servizio di “rilevanza economica” da privatizzare.
  • Stop al consumo del territorio. La cementificazione selvaggia ha deturpato il paesaggio, confuso il traffico e la viabilità, moltiplicato la velocità di scorrimento delle acque con i rischi conseguenti. Va rimesso ordine a partire dalla tutela del territorio agricolo e dagli spazi vuoti.
  • Contrastare le iniziative regionali di apertura o ampliamento di cave. La provincia di Treviso ha già dato, e ha già scavato e venduto tanta parte del proprio territorio. Chiedere l’aggiornamento dell’importo delle sanzioni per chi scava oltre l’autorizzato, ferme da anni, e procedere con severità nei controlli.
  • Una politica dei rifiuti all’avanguardia, tesa a rifiutare l’incenerimento come soluzione e a utilizzare tutte le tecnologie per recuperare, riutilizzare e riciclare.
  • Realizzare impianti fotovoltaici e di co-generazione sugli edifici della Provincia, a partire dalle scuole superiori. Proporre incentivi economici per favorire l’autonomia energetica delle famiglie e dei singoli nella produzione e nel consumo di energia.
  • realizzare un’efficiente rete di piste ciclabili Provinciali, per favorire percorsi naturalistico/turistici sicuri per la valorizzazione del territorio e facilitare lo spostamento veloce urbano, integrandolo in sistemi di viabilità alternativa all’automobile.
  • realizzare un sistema di trasporto pubblico urbano unico e più efficiente per Treviso e i comuni contermini, aumentando il numero di corse e rendendo più efficienti ed integrati i percorsi. Puntare sul sistema ferroviario metropolitano e sulla sua estensione. Favorire una cultura dello spostamento collettivo.

Politica pulita e trasparente
  • Nominare negli enti persone sulla base delle competenze e delle capacità e non sulla mera fedeltà di partito.
  • Attenzione alle infiltrazioni della criminalità nel territorio. Costituzione di un osservatorio contro la diffusione delle mafie.
  • Basta sprechi. Distinguere l’amministrare da una campagna elettorale continua e la comunicazione istituzionale dalla pubblicità. Eliminare incarichi inutili come il capo di gabinetto e ridurre gli assessorati a quelli che servono a fare qualcosa,e non solo a distribuire posti tra gli alleati. Eliminare la produzione di gadgets.
  • Adottare un sistema di appalti etici, con cui individuare criteri di maggiore trasparenza, tracciabilità delle imprese private che lavorano per la Provincia, e meccanismii premianti, nei bandi di gara, per i privati che investono in sicurezza, formazione e stabilizzazione dei lavoratori
  • istituire un tavolo permanente dei comuni per affrontare e condividere le scelte di programmazione generale, sui grandi temi di rilevanza per le politiche provinciali, come l'ambiente, l'economia, l'istruzione, la mobilità, la cultura, il sociale, che coinvolgano tutti i soggetti interessati del territorio e possano far proposte per il bilancio.
  • dare ai cittadini la possibilità di presentare delibere di iniziativa popolare, attraverso la sottoscrizione di 1000 cittadini, che il Consiglio Provinciale discuta e ponga in votazione.
  • valutare e rendere trasparenti l’operato, il costo e le nomine dei consigli di amministrazione in cui partecipa la Provincia
  • prevedere forme di pubblicità dei lavori del Consiglio Provinciale, attraverso internet o i mezzi radiotelevisivi. Rendere trasparente tutta l’attività dell’amministrazione attraverso il sito istituzionale

Scuola, istruzione, cultura

  • Rendere la scuola un luogo di inclusione, di democrazia, di integrazione. Garantire il diritto allo studio e l’integrazione scolastica agli alunni disabili. Fornire maggiore aiuto e tutela alle fasce di alunni che si trovano in situazioni di disagio e svantaggio.
  • Elaborare un piano di sviluppo e adeguamento delle strutture scolastiche che garantisca l’ottimale e razionale distribuzione nel territorio dell’offerta formativa. Individuando le priorità di intervento.
  • Garantire la qualità degli strumenti tecnologici e dei laboratori nelle scuole medie inferiori e superiori.
  • Utilizzare i contenitori disponibili della Provincia, a partire dalle scuole fuori orario scolastico, per metterli a disposizione dell’associazionismo culturale per promuovere attività di musica, teatro, arti varie.
  • Mantenere le sedi universitarie attualmente presenti sul territorio provinciale, favorendo la creazione di un polo territoriale del Design e della produzione ad alto valore aggiunto.
  • Dotare le sedi universitarie del territorio provinciale di adeguate strutture amministrative e di adeguate infrastrutture, e localizzarvi uno o più dipartimenti di ricerca.
  • Fornire adeguati servizi agli studenti universitari.
  • Dare slancio ad una politica culturale che vede la Provincia e soprattutto la città di Treviso poco paragonabili ad altre realtà simili, per mancanza di una rete museale all’altezza, di eventi culturali di richiamo e di spazi dedicati alla cultura e alle arti. Investire in cultura significa dare fiato e respiro a tutto il sistema socio economico della Marca, e superare le angustie morali e civili entro le quali si sta rinchiudendo.

   
Welfare

  • Promuovere e coordinare le amministrazioni comunali con forme consortili per sostenere le famiglie con anziani non autosufficienti.
  • Monitorare la sostenibilità della spesa per servizi pubblici delle famiglie.
  • Realizzare progetti di formazione per gli immigrati volti all’integrazione culturale ed all’arricchimento culturale della persona.
  • Fornire una adeguata e coordinata consulenza ai comuni che intendono istituire il registro delle coppie di fatto o dare la possibilità ai propri cittadini di redigere testamento biologico.
  • Politica della casa. Proporre alla Regione una riorganizzazione delle Ater, che prevede un coinvolgimento di comuni e provincia nella loro governance. Organizzare un osservatorio sulle politiche abitative, per orientare gli interventi sulla base delle effettive necessità.

    Sinistra Ecologia Libertà
    Federazione Provinciale di Treviso


lunedì 18 aprile 2011

Una domenica bestiale

Domenica 17 Aprile la Giunta leghista di Mogliano Veneto fa rimuovere il tricolore dai gazebo del centro-sinistra.

In seguito alla comunicazione dei vigili urbani di Mogliano Veneto alle forze politiche impegnate nei gazebo in piazza per la campagna elettorale di non esporre simboli e bandiere di partito, (in virtù di una legge del 1956), hanno intimato questa mattina alle stesse di togliere pure il tricolore della Repubblica Italiana.

Tale determinazione non è stata usata con la Lega che si rifiutava di togliere i propri simboli, tanto che i rappresentanti del centro sinistra hanno dovuto far intervenire i carabinieri per ripristinare la legalità.

Il tricolore nel gazebo del centro sinistra è stato così riposizionato con tante scuse da parte dei vigili urbani.

E’ assurdo che in campagna elettorale non si possano esporre i simboli di partito e le bandiere e comunque, se dobbiamo farlo, lo devono fare tutti, Lega compresa.

E’ preoccupante l’evidente imbarazzo dei vigili urbani molto solerti con le forze di centrosinistra e titubanti con i rappresentanti leghisti.

Stamattina abbiamo respirato l’arroganza di questi ultimi che hanno portato anche a Mogliano un clima di prepotenza che nulla ha a che vedere con una sana competizione elettorale.

Facciamo un appello ai cittadini che credono ancora nella difesa della democrazia, della nostra Costituzione e nei valori della Repubblica messi seriamente a rischio in questi giorni sia a livello nazionale che nella nostra realtà locale moglianese.

Viva l’Italia, Viva la bandiera italiana,Viva la Costituzione!

Sinistra Ecologia Libertà Mogliano Veneto

giovedì 14 aprile 2011

I comuni virtuosi

L' Associazione dei Comuni Virtuosi  (www.comunivirtuosi.org) che ha per oggetto la difesa dell'ambiente attraverso coerenti politiche urbanistiche, il miglioramento della qualità della vita, progetti di mobilità sostenibile, la promozione di una corretta gestione dei rifiuti e l'incentivazione
di conseguenti nuovi stili di vita, come descritto nella dichiarazione di intenti che allego. 
Sul sito   compare la lista dei Comuni aderenti e le iniziative svolte sinora dall' Associazione e dalle Amministrazioni associate inoltre alla voce "Associazione" si può leggere lo statuto. Ritengo vi siano spunti interessanti per gli amministratori e gli iscritti a SEL.  
 
Alberto Magagnato
Sinistra Ecologia Libertà
Preganziol

martedì 12 aprile 2011

Incontri ravvicinati con una nuova per me triste realtà

Sabato pomeriggio , parlando con Grazia Francescato e dopo aver ascoltato anche il discorso di Luca de Marco , riflettevo su ciò che il fenomeno della lega sta regalando al Veneto.
Faccio una grande ed immensa fatica a capire come e se pensano. Io non riesco proprio a definire il valore , la cultura , il carattere, le emozioni  di una donna od un uomo a partire dalla sua provenienza, dalla sua origine. Io pongo al centro di una relazione tra esseri umani ciò che tra due individui si può scambiare, condividere , anzi più si è "diversi " è maggiore è ciò che puoi apprendere dall'altro. Pensa che palle se fossimo tutti identici : nel colore della pelle , nella lingua , nelle tradizioni, nelle esperienze, nel modo di raccontare le cose e sopratutto nel modo di pensare ..sarebbe una esistenza tristissima e povera. Le diversità sono ciò che rende una vita viva, allegra, colorata , interessante e sopratutto incredibilmente piena  di nuove culture.
Purtroppo la lega e chi la vota , non vede quello che vedo io. Per loro le diversità sono un pericolo, amano sentirsi diversi , orgogliosi di appartenere ad una " razza" ed il bello che chi ci governa è così. Vivono chiusi nel loro guscio , fatto di una penosa ignoranza, priva di ogni giustificazione nemmeno di natura storica. Seminano quotidianamente odio e paura che poi ha un semplice significato xenofobia. La cosa grave è che ormai si sentono padroni di tutto , quasi anche dell'aria che respiriamo. La cosa triste è che il loro messaggio viene recepito dalle persone , sono riusciti ormai a cambiare la mente della gente.
Sono stati abili nel veicolare i loro assurdi messaggi , facendo apparire e concretizzare una realtà che non è realtà . Il perché di questo per me , risulta assolutamente incomprensibile. Concordo con chi dice , che il leghismo è una malattia , una peste bubbonica che ti si attacca addosso. Amo sentirmi " cittadino del mondo" e non " cittadino del radicchio" .....con assoluto rispetto per il gustosissimo radicchio trevigiano.

Luigi Amendola
Coordinatore
Sinistra Ecologia Libertà
Mogliano Veneto

domenica 10 aprile 2011

alcuni dati sulla disoccupazione nella marca

dalla Cgil di Treviso dati preoccupanti


Se l’anno appena trascorso è andato agli archivi come il peggiore, sul fronte dell'occupazione, dell'ultimo triennio, con 7.259 espulsi dal posto di lavoro, mettendo insieme le procedure che riguardano la mobilità nelle imprese medie e grandi e quelle nelle piccole (quest'ultime caratterizzate dall'assenza di veri ammortizzatori sociali per chi perde il posto) il primo trimestre del 2011 non è più roseo. 
Il dato trasmesso dall'Ufficio Studi della Cgil di Treviso, che ha preso in esame le dinamiche del mercato del lavoro, analizza i dati relativi alle espulsioni da gennaio a marzo suddividendoli per procedura (grandi e medie imprese, piccole e artigiane), per sesso, per tipologia di impiego e per nazionalità (italiani o stranieri) e per categoria di appartenenza. Inoltre, viene presentato il raffronto tra le casse integrazioni straordinarie attivate nel corso del 2010 e i primi tre mesi del 2011.
LICENZIAMENTI – Si rafforza il fronte complessivo delle fuoriuscite di altri 2.193 soggetti, di questi il 27% sono stranieri. Lo studio evidenzia inoltre il preoccupante trend che riguarda le imprese più grandi, in cui le procedure di mobilità hanno portato, nel trimestre in esame, altri 775 licenziamenti. Ma la crisi, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Cgil, profonda e strutturale, investe in provincia di Treviso, le piccole imprese. Da questa realtà, la più diffusa nel territorio, escono 1.418 lavoratori, il doppio rispetto ai licenziati dalle grandi imprese. Riprende a crescere anche la percentuale di personale amministrativo che perde l'occupazione: i licenziati restano, per la gran parte, soggetti occupati con mansioni operaie, ma gli impiegati espulsi, nei primi tre mesi dell’anno, sono stati il 36% del totale, confermando la crescita negativa del 2010, che testava la media al 28%. Resta sempre più alto, sia per quanto riguarda i lavoratori in mobilità con indennità che quelli senza indennità, il numero di uomini 63%.
I SETTORI – Per quanto riguarda le categorie coperte da ammortizzatori sociali, record negativo dei licenziamenti nel 2011 per il comparto metalmeccanico, che secondo lo studio è quello a soffrire di più, concentrando il 41% dei licenziamenti totali e confermando così il trend del 2010. Subito dopo viene il settore della chimica, tessile e abbigliamento, con il 20%, che precede, sorpassandolo rispetto alle medie del 2010, quello del legno-arredo e affini (cemento, laterizi) con il 17%. Inoltre, il dato significativo per quanto riguarda le categorie escluse dai veri ammortizzatori sociali è l’erosione occupazionale alla quale è oggi più che mai soggetto il terziario della Marca, che tocca il picco del 31% di fuoriuscite, seguito a breve distanza, con il 28% di posti di lavoro persi nel trimestre, dall’altro fondamentale settore impantanato negli ultimi due anni, quello dell’edilizia. Al terzo posto della drammatica classifica s’attesta il comparto della meccanica con il 19% di posti persi.

DATO ANAGRAFICO - Se per quanto riguarda quella parte di licenziamenti coperti dagli ammortizzatori sociali solo il 5% dei licenziati sta al di sotto dei 30 anni, la percentuale spicca al 17% per le procedure di mobilità riguardanti le piccole imprese e l’artigianato.
CASSA INTEGRAZIONE – Raffrontando il numero delle imprese e dei lavoratori coinvolti nella cassa integrazione, dipendenti delle medie e grandi imprese del trevigiano, nei primi mesi del 2010 e 2011, si può verificare che sostanzialmente il numero dei soggetti resta stabile (1.287 lo scorso anno e 1.232 oggi) e che il numero delle imprese s’abbassa dalle 59 alle 48. Di queste però si registra una maggiore incidenza dei fallimenti, che tocca ben 12 aziende, distruggendo in proporzione più posti di lavoro. In tutto il 2010 le procedure di cassa integrazione straordinaria hanno coinvolto 186 imprese, le quali impiegavano 6.524 lavoratori dei quali ben 4.151 hanno effettuato un periodo di cassa integrazione, concluso il quale la stragrande maggioranza e messa in mobilità, ingrossando le fila dei disoccupati della Marca. Il trend della cassa integrazione continua in segno negativo: nei primi tre mesi del 2011 le procedure aperte sono 48, per un numero equivalente di imprese, che attualmente impiegano 1.761 lavoratori, dei quali 1.232 coinvolti dalla Cigs e rischiano la perdita del posto di lavoro.
L'ANALISI - La fisionomia della cassa integrazione in questo primo trimestre del 2011, soprattutto l'evoluzione della cassa integrazione straordinaria e le dinamiche della cassa in deroga, lasciano presagire non solo un'onda lunga di licenziamenti rispetto al 2010, ma un vero e proprio intensificarsi delle fuoriuscite (da gennaio 2011 infatti sono già 1.418 i licenziati dalle piccole e 775 dalle grandi, di cui 592 immigrati, per un totale di già 2.193 soggetti), in un panorama segnato da due situazioni molto definite: la diminuzione delle della tenuta delle imprese del terziario, che non erano ancora state pesantemente coinvolte dalla crisi dei flussi occupazionali e dalla tendenza, in particolare per quanto riguarda i giovani, al di sotto dei trent’anni, ad una crescente difficoltà di trovare  lavoro stabile e legittimo. Inoltre, in aggiunta alle cause, congiunturali e strutturali, di richiesta di cassa integrazione (per ristrutturazione, riorganizzazione, crisi di mercato e difficoltà finanziarie) crescono sempre più le occasione di cassa integrazione dovuti ai fallimenti

dati forniti dalla  cgil di treviso 

venerdì 8 aprile 2011

il Nostro tempo è adesso


E’ la generazione “senza futuro”, quella del “lavoro mai”. Quella sulla bocca di tutti, della politica, delle forze sociali, dei media. Per essere raccontati sempre da altri, senza mai che siano loro a farlo. La generazione delle statistiche impietose, che parlano di una disoccupazione giovanile senza eguali in Europa, quella della fuga dei cervelli. La generazione dove il lavoro è sempre sotto inquadrato e sotto pagato rispetto al titolo di studio acquisito. Ma anche quella che si trova nei call center, nelle fabbriche, che un lavoro lo trova, ma che vive in ogni caso la propria esistenza come all’interno di una porta girevole dove la vita è un giro continuo intorno all’incertezza.

domenica 3 aprile 2011

venerdì 1 aprile 2011

Ora si cambia! Idee per una Provincia migliore

Sinistra Ecologia Libertà presenta le proprie idee per la Provincia di Treviso
Presiede Luca De Marco – Coordinatore Provinciale Sinistra Ecologia Libertà
Partecipa Floriana Casellato, Candidata del centro-sinistra alle Elezioni Provinciali
Conclusioni
Grazia Francescato – Presidenza Nazionale Sinistra Ecologia Libertà