L’ estate 2011 sta vedendo attivo il contrasto alla prostituzione di strada effettuato dalle forze dell’ordine su invito dei Sindaci. Leggiamo che il più attivo e solerte in questo senso è il sindaco del Comune di Mogliano, Giovanni Azzolini. Sono state effettuate forti sanzioni pecuniarie nei confronti dei clienti (500 euro) e delle prostitute (100 euro).
Non c’è dubbio che questo sia un mercato florido che presenta una notevole offerta sulla strada di donne e uomini (trans) e con il numero di clienti in continuo aumento. E’ quindi un tema che non si può ignorare o far finta di non vedere.
Il disegno di legge del Ministro alle Pari Opportunità, Mara Carfagna, prevede che diventi reato solo la prostituzione esercitata all'aperto, e nessuna sanzione è prevista per il sesso a pagamento negli appartamenti.
L’obiettivo sarebbe quello di togliere la prostituzione dalla strada o, per meglio dire, dalla nostra vista, ma senza nel contempo sviluppare una politica di persecuzione verso coloro che traggono larghi profitti da tale business .
Negli ultimi anni , infatti, si è sviluppata molto la prostituzione in casa incoraggiata dai racket, che si rivolge ad un pubblico di clienti disponibili a pagare bene e che hanno voglia di discrezione, di essere, cioè lasciati in pace da eventuali interventi delle forze dell’ordine e dalle ordinanze dei Sindaci che (per far cassa) multano chi viene sorpreso. (Come è avvenuto di fatto durante questa estate lungo il Terraglio).
I provvedimenti messi in atto dai sindaci leghisti e le enunciazioni lanciate periodicamente si traducono in ordinanze demagogiche per ottenere facili consensi su un tema di cui nessuno parla o ha voglia di approfondire.
A nostro parere questo modo di gestire le cose non fa altro che fornire un grosso aiuto al racket della prostituzione. Ovvero, se vogliamo assumere il principio che comunque il fenomeno della prostituzione è ineliminabile (come spesso si sente dire soprattutto da parte della destra), allora si abbia il coraggio di affrontare razionalmente e responsabilmente il problema.
Così come stanno le cose ora, non sappiamo se le persone che si prostituiscono lo fanno per scelta o per costrizione, sappiamo solo che sono dentro ad una organizzazione che trae guadagno attraverso lo sfruttamento di corpi altrui.
La proposta è regolamentare questo lavoro garantendo l’autonomia di chi vuole esercitarlo. Non basta dire, come fa il Sindaco Azzolini, servono “luoghi controllati” senza che ci sia a monte una normativa che garantisca non solo l’autonomia di chi offre il proprio corpo ( necessaria per togliere la gestione alla criminalità),ma anche per regolarizzare la parte sanitaria e fiscale.
Bisogna togliere i regali che hanno ricevuto i racket fino ad oggi.
Nel contempo, però, è necessario attivare attraverso i Comuni progetti di protezione sociale, progetti di contrasto alla schiavitù e alla tratta delle donne, rifinanziamenti (a tutt’oggi tolti dal governo Berlusconi) alle case di accoglienza per le vittime di violenza.
Promuovere politiche educative nelle scuole e nelle agenzie di formazione sulla sessualità e sul rispetto dell’altro come persona.
L’aspetto della mercificazione sessuale deborda nella società dello spettacolo e della politica portando allo svilimento etico dell’idea della sessualità, alla convinzione che si può usare il proprio corpo per facili successi.
Servono politiche che, partendo dal Governo Nazionale, non vadano verso la criminalizzazione della prostituzione, ma verso il reale perseguimento della tratta e dello sfruttamento a fini di lucro da parte della malavita organizzata.
Fiorella Fighera
Sinistra Ecologia Libertà
Circolo di Mogliano Veneto
Nessun commento:
Posta un commento