"Sacrifici ma nel segno dell'equità, per combattere la crisi”:
così Monti pochi giorni fa in Parlamento. La sua manovra ci consegna oggi una
promessa mantenuta solo nella prima metà: i sacrifici ci sono tutti, mentre dell'equità sociale non rimane traccia. Per questo la nostra contrarietà nel merito dei singoli provvedimenti è profonda. Nell'azione del governo cambia lo stile, ma il segno politico resta la continuità con le manovre precedenti.
Quella sulla prima casa è una stangata, aggravata dalla rivalutazione delle rendite catastali, mentre manca una tassazione anche minima sui veri patrimoni.
Sulle pensioni spariscono subito gli adeguamenti alla crescita del costo della vita, l'età pensionabile è allungata indiscriminatamente per tutti e non si distingue tra diversi tipi di lavoro; manca qualsiasi misura di garanzia di pensione futura per i giovani, già in gran parte precari e disoccupati. Ad essere più colpite sono le donne, schiacciate tra i continui tagli alla spesa sociale e l'aumento del peso familiare dentro la crisi.
Si aumenta l'Iva di due punti, agendo indiscriminatamente sui consumi e penalizzando, senza distinzioni tutti gli italiani.
Se si passa dai tagli alla crescita, cioè al capitolo da cui dipende la vera ripresa economica del nostro Paese, ci si trova davanti il nulla: nulla sul Mezzogiorno, nulla sul dissesto idrogeologico, nulla sulle energie rinnovabili, nulla per gli investimenti in innovazione e sviluppo.
C'è una strada alternativa a quella del governo Monti che oggi ci consegna una recessione senza crescita, senza politiche industriali, senza lavoro:
una patrimoniale adeguata e la messa in atto, da subito, di una serie di azioni per reperire risorse a partire dai grandi patrimoni e dalle rendite.
ecco cosa proponiamo noi
Centralità della patrimoniale, prima straordinaria e poi ordinaria
La patrimoniale straordinaria, tassando le ricchezze finanziarie liquide del 20% della popolazione italiana più ricca, fornisce un gettito immediato di 200 miliardi di euro. L'imposta patrimoniale ordinaria produce un gettito annuo di 3 miliardi di euro.
Accordi internazionali contro la fuga dei capitali
Con la firma di accordo internazionale tra la Svizzera e l'Italia sul controllo e
sulla identificazione dei flussi finanziari si produce un gettito che va dai 20 ai 30 miliardi di euro.
Trasparenza e lotta all'evasione fiscale
Reintroduzione del falso in bilancio, l'introduzione della soglia massima di contante a 300 euro, elenco telematico clienti-fornitori per ogni impresa di qualsiasi dimensione, obbligatorietà del sistema di pagamento elettronico in tutti gli esercizi e attività professionali, dichiarazione e pubblicazione dei redditi e i patrimoni on line obbligatoria,
patrimoniale sui beni immobili, l'ICI sugli immobili di proprietà della Chiesa (oggi esentati) e addizionali Irpef su abitazioni per combattere evasione e affitti in nero.
Colpire i capitali scudati
Vanno attuate maggiori sanzioni per la seconda rata dei condoni IVA spariti e una maggiorazione d'imposta (dal 5 al 20%) sui capitali scudati. Con queste misure il gettito previsto è di 15 miliardi di euro.
Decisa lotta alla corruzione
Rafforzamento dell'attività di contrasto ed indagine in capo alla Corte dei Conti. La stima corrente della corruzione ammonta a perdite pari a 50 miliardi di euro l'anno.
Equità a partire dal fisco
Defiscalizzazione delle fasce deboli, con riduzione dal 23 al 20% dell'aliquota sui redditi più bassi, compensata da aliquote su redditi alti. Addizionale Irpef per le case sfitte limitatamente alle grandi città.
Tassazione sulle emissioni inquinanti
Una tassazione progressiva rivolta ai mezzi più potenti ed ecologicamente
inefficaci. Gettito potenziale di 500 milioni di euro.
Tassazione degli immobili di lusso
Oggi per castelli e immobili di pregio non è prevista alcuna tassa.
Ridurre le spese militari
Altri 4,4 miliardi di euro si ricavano dalla riduzione degli organici delle forze armate, dal blocco dei contratti per la realizzazione di cacciabombardieri e sommergibili, dal ritiro delle truppe dall'Afghanistan e da tutte le missioni internazionali che non abbiano la copertura
dell'ONU.
Frequenze TV
Gettito potenziale dai 4 ai 6 miliardi di euro. Bloccare la gara che concede gratuitamente
sei frequenze tv per 20 anni alle televisioni nazionali dominanti (RAI e Mediaset). Una gara fondata sulla gratuità che permette ai vincitori di rivendere le frequenze dopo 5 anni senza alcuna autorizzazione ministeriale.
Sinistra Ecologia Libertà