Filosofia di vita

«Siamo belli perché siamo pieni di difetti, non perché siamo onnipotenti, ma perché siamo fragili, perché ci tremano le gambe, perché siamo goffi, perché abbiamo paura, perché abbiamo bisogno di amore, per questo siamo belli!»

Nichi Vendola

venerdì 16 dicembre 2011

L'Italia sono anche io


Egregio signor Presidente Giorgio Napolitano,
siamo la classe II A della scuola secondaria statale di primo grado “Dario Bertolini”. Ci rivolgiamo a Lei perché più che una persona a cui chiedere qualcosa, è un’icona custode delle nostre speranze. Le scriviamo questa lettera per darLe il nostro sostegno, e per confermare la sua idea: offrire la cittadinanza ai bambini nati in Italia anche se figli di stranieri. Loro dovrebbero avere questo “privilegio”, perché se i genitori di un italiano dovessero perdere il lavoro lo Stato li aiuterebbe. Ma se dovessero perderlo i non-cittadini non verrebbero aiutati e sarebbero costretti a ritornare al loro paese o soffrire la fame. Il secondo concetto è che non dando la cittadinanza agli immigrati solo per il sangue diverso sarebbe razzismo puro; dopotutto gli stranieri contribuiscono allo Stato pagando le tasse a differenza di qualche cittadino blasonato che ha la superbia di vantarsi di essere l’unico vero purosangue; in più si correrebbe il rischio di commettere uno sbaglio già manifestatosi nella storia dell' umanità, e noi troviamo perfetto per questa situazione il seguente detto: errare è umano, perseverare nello stesso errore è diabolico. Ricordiamo che lo stesso inno di Mameli, parlando nella terza strofa del “...suol natìo..." riconosceva, già nell'800 (pur se indirettamente), la cittadinanza a coloro che erano nati sul suolo italico. Infine siamo d'accordo con la proposta di Save the Children di allargare la cittadinanza ai ragazzi cresciuti in Italia: non ci riferiamo soltanto alla crescita fisica, ma anche e soprattutto a quella culturale, sentimentale, comportamentale e spirituale. Quanto alla questione molto particolare della cittadinanza a bambini accompagnati giunti clandestinamente in Italia, una valida proposta pensiamo sia l' “affidamento” ad organizzazioni non governative dedite ai diritti dei minori. In fondo siamo tutti bambini. Tutti uguali. E non è importante di che nazione siano i parenti; è giusto che questi ragazzi abbiano i nostri stessi diritti. Distinti saluti.
gli alunni e le alunne della classe II A scuola secondaria statale di primo grado “Dario Bertolini 


firma la petizione on line
http://www.litaliasonoanchio.it/

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