Filosofia di vita

«Siamo belli perché siamo pieni di difetti, non perché siamo onnipotenti, ma perché siamo fragili, perché ci tremano le gambe, perché siamo goffi, perché abbiamo paura, perché abbiamo bisogno di amore, per questo siamo belli!»

Nichi Vendola

lunedì 3 marzo 2014

La sicurezza idrogeologica della città di Mogliano è una priorità


Ancora una volta gli abitanti della Marca sono costretti in questi giorni a vivere nella paura a causa del maltempo. Una vera e propria bomba d’acqua, che negli ultimi tre mesi hanno messo in sofferenza il sistema idrografico del nostro territorio.
Nel mese di febbraio di quest’anno le cronache hanno parlato di frane a Vittorio Veneto, Cappella Maggiore, Fregona e Refrontolo, ed in pianura i fiumi sono stati al limite degli argini.  A Cendon, Casier, Lughignano e Preganziol il Sile ha mandato sott’acqua le case. A Preganziol è intervenuto l’esercito per rinforzare gli argini del fiume Dosson, e il fiume Zero ha messo paura anche a Zero Branco e Mogliano.
Non è uno scenario nuovo, nel 2002 fiumi e canali strariparono mettendo in ginocchio la provincia, nel 2005 sottopassi, case e l’ospedale Cà Foncello furono colpiti dalle acque. Valanga d’acqua anche nel 2006, canali tracimati ed ancora, nel 2009 Mogliano finì sott’acqua con danni ingenti per i cittadini. L’anno dopo, nel 2010 Piave, Sile e Zero raggiunsero i livelli di guardia in seguito alle piogge abbondanti.
Non si può dare solo la colpa al maltempo, le cause della estrema fragilità del nostro territorio sono da ricercarsi non solo nei cambiamenti climatici, ma anche nella mancata tutela del suolo. Dai dati del censimento dell’Agricoltura regionale risulta che dal 2000 al 2010 si sono persi nel Veneto quasi 45mila ettari di superficie agricola utilizzata ed ha riguardato i terreni più fertili della pianura veneta, mentre la costruzione di nuove strade, autostrade, svincoli e tangenziali nonché la cementificazione selvaggia della speculazione fondiaria hanno determinato la compromissione definitiva del territorio in cui viviamo in termini di sicurezza ambientale.
Spiace che l’ argomento sulla sicurezza idrogeologica del territorio non sia stato preso in considerazione nelle domande poste ai candidati sindaco per la città di Mogliano in occasione del dibattito promosso il 28 febbraio u.s. dal comitato moglianese di Salviamo il paesaggio e Comitato per la salvaguardia delle cave di Marocco.
E’ importante infatti che ci siano ampie sensibilità rispetto a questo problema che passa attraverso la necessità di controlli sulle opere di urbanizzazione nelle zone edificabili a rischio idraulico, la manutenzione e la pulizia dei fossati indispensabili nel momento in cui arriva il carico delle acque dai fiumi. Importante da sottolineare l’utilità di portare alla sensibilità dei candidati-sindaco l’urgenza di uno studio idraulico per la mappatura dei canali che a loro volta si riversano nei fiumi. A che punto è la situazione a Mogliano rispetto a questo tema? Pensiamo che l’importanza di un piano delle acque adeguato ai fini della messa in sicurezza del territorio sia preminente rispetto alla fruibilità dei percorsi 
ciclabili o del fitness lungo i nostri fiumi. 

Una serie di piccoli “cantieri” nella nostra città potrebbero anche ridare un impulso alla situazione di crisi occupazionale. Investiamo nel territorio in termini di pulizia dei fossi, adeguamento delle vasche di contenimento o costruzione di nuove, fermiamo la costruzione di ulteriori parti di cemento, sarebbero tutti gesti di una buona politica amministrativa per la nostra città di Mogliano.

Circolo di SEL Mogliano Veneto "Pino D'Aguanno"

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