Guardandoci intorno vediamo un Paese, l’Italia, che potrebbe essere pieno di ricchezza, ma quello che emerge invece è solo la povertà.
La povertà non solo economica nella quale ci stiamo avviando, ma anche povertà dei rapporti umani , della comprensione e dell’empatia verso l’altra persona, la povertà e la decadenza in generale della nostra società .
Una società ingiusta, ove esiste una innaturale selezione dettata da politiche di rigore a senso unico che lasciano soli e al limite della disperazione chi invece dovrebbe essere sostenuto .
Al contrario chi è forte e ricco lo è sempre di più assolutamente immune da una evidente crisi.
Non a caso il 10 % delle famiglie italiane possiede il 45 % della ricchezza totale e purtroppo il 25 % delle famiglie è in condizioni al limite della povertà vera.
Non siamo ancora usciti dal berlusconismo, siamo entrati nel montismo dove si sono attuate politiche di rigore e di tagli pesantissimi del tutto insostenibili per i ceti medio-bassi della società italiana.
Non sono stati presi provvedimenti in proporzione al reddito pro-capite, non si è attuata quell’empatia o solamente quel senso di equità sociale che un bravo politico che si vanta di essere “tecnico”, (quindi sinonimo di corretto, giusto), dovrebbe avere insito nel suo dna.
Il principio che prevale non solo in Italia, ma anche a livello Europeo è il principio della competizione tra Stati, si appoggia il più forte, è la logica di aiutare i ricchi, è la logica del principio liberista che contrasta nettamente con i principi di cui si parlava sopra. Solidarietà- uguaglianza -giustizia- empatia.
Ma però si aprono le domande nella società, domande di giustizia e libertà.
Ed è qui che Sinistra Ecologia Libertà trova il proprio ruolo, il proprio senso.
Le primarie che hanno visto la partecipazione di moltissimi cittadini italiani hanno rappresentato due cose:
-la costituzione di un terreno sul quale lavorare concretamente, che passa attraverso la partecipazione democratica di tutti i cittadini e
-il dissequestro dell’idea della politica come cosa sporca, da evitare.
La nostra presenza ha costretto Bersani a dire “che si sentiva il profumo della sinistra addosso” . Oggi noi abbiamo bisogno di stringere con il centro sinistra una alleanza nuova che sia in grado di portarci fuori da tutti gli “ismi” (berlusconismo, montismo, con le accezioni di contenuto insito nei termini), abbiamo bisogno di ricostituire un immaginario collettivo di una nuova e diversa idea di società e di
sviluppo del futuro.
Ma questo percorso dovrà essere esemplare nella promozione dell’equità sociale, dei diritti, della riconversione ecologica dell’economia e dell’ambiente. Se venissero riproposte le tesi del governo Monti e l’idea dell’Europa dominata unicamente dai mercati finanziari, noi dovremmo stare all’opposizione.
Avremo perso questa battaglia, ma almeno potremo dire che ci abbiamo provato per il bene di tutti .
Chiediamo che i vari profumi si trasformino in sostanza vera . Non siamo noi a chiederlo, ma sono gli italiani stremati e dissanguati da anni di politica sbagliata ed ingiusta.
Circolo Pino D’Aguanno Sel Mogliano Veneto
20/12/2012
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