In questi giorni ha fatto molto rumore una dichiarazione del Presidente della Repubblica Napolitano:
"Mi auguro che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri. Negarla è un' autentica follia, un' assurdità. I bambini hanno questa aspirazione"
Personalmente la considero una delle più belle frasi dette pubblicamente da Napolitano negli ultimi anni.
In questo grave momento di difficoltà del paese , ho avuto la sensazione che ci sia anche un attimo di riflessione dedicata non solo allo Spread che sale o scende, ma anche agli esseri del genere umano.
Ormai viviamo in un paese dove gli stranieri raggiungono raggiungono la cifra di quasi 6 milioni e di questi quasi 550 mila sono bambini.
La nostra legge parla di una scelta a chi è straniero di poter diventare cittadino italiano al superamento dei 18 anni di età . Quando sei maggiorenne diventi praticamente " capace di intendere e di volere " e quindi in grado di capire se ti senti pronto o in grado , dopo aver raggiunto un adeguato livello di integrazione , di conoscenza della lingua italiana ed approfondimento della nostra cultura, di abbracciare il Tricolore.
Non comprendo assolutamente il motivo che può portare ad una vera presa di coscienza di un essere umano a scegliere o meno essere cittadino di un paese dove vive , frequenta scuole , esce per divertirsi per lunghissimi diciotto anni. Poi attenzione che per quanto attiene le politiche attive nel campo di una vera integrazione non prendiamoci in giro . Di progetti ne esistono tanti ed anche ben strutturati , ma sopratutto in questi ultimi anni di governo a guida leghista , certamente messaggi di un " benvenuto " caldo e sincero ne sono giunti ben pochi .
Vedo moltissime e bellissime famiglie che vivono accanto a noi ma forse in modo errato , ho sempre percepito , una loro lontananza ed una loro chiusura nei loro usi e costumi , nei loro riti religiosi e nelle loro abitudini.
Sinceramente come si può fargli una colpa di questo , dopo un decennio di un susseguirsi e martellante serie di messaggi carichi di xenofobia e razzismo anche più becero .
Loro sono i delinquenti , loro sono i stupratori , loro sono i ladri di case, loro vengono a rubare a casa nostra i nostri soldi , noi paghiamo le loro pensioni etc etc.
Non può venire in mente a qualche genio , che forse il sentimento che provano può essere un misto di paura e rabbia , carica anche in alcuni casi di grande isolamento e disperazione.
Già noi siamo quelli che hanno la tradizione , la cultura , il nostro dialetto , i nostri usi e consumi da proteggere si ma .......da noi stessi, e non da chi è venuto in Italia forse per cercare un semplice momento di speranza, di serenità e di rinascita. Non dimentichiamoci che molti migranti sono stati costretti a scappare dai loro paesi di origini , da guerre e da sanguinari dittatori che molto spesso eravamo noi i primi a finanziare le loro ingiuste azioni.
Allora io dico benvenuto a chi un giorno forse nascerà italiano subito da genitori che vivono con noi . Dico grazie a chi a loro darà la possibilità un giorno di essere a tutti gli effetti uguale ai miei figli. Dico grazie a coloro i quali gli permetteranno un giorno anche di partecipare giustamente alla nostra vita democratica .
Le diversità sono dei colori che ci danno quotidianamente nuovi spunti per conoscere anche noi delle nuove sfumature che ormai nelle nostre teste spesso , sono scomparse o forse offuscate da una coltre di nebbia padana.
I bambini sono uguali in tutto e per tutto e sopratutto non sono figli di un Dio maggiore uno e di un Dio Minore un'altro.
Luigi Amendola